Il padre prodigo

Il padre prodigo (The Prodigal Father) di Jack London, traduzione a cura di Sonia Barbazza.
Sono passati dodici anni dal giorno in cui Josiah Childs ha deciso di fuggire dal Connecticut, lasciando la casa in cui è cresciuto, il lavoro nel piccolo supermercato del paese e, soprattutto, sua moglie e il loro bambino. Da allora non li ha più rivisti. Si è trasferito in una popolosa metropoli nell’ovest del paese, dove ha costruito il suo impero. Arrivato in California con solo qualche spicciolo in tasca, si è trasformato nel giro di pochi anni in un prospero uomo d’affari, rispettato da tutti e dotato di indiscussa autorità in campo economico. Ora è arrivato il momento di ripensare al passato e andarsi a riprendere quel che gli appartiene. Avrebbe fatto la parte del padre prodigo, presentandosi senza un soldo per mettere alla prova Agatha, sua moglie. Rimettere piede a East Falls è per lui una doccia gelata. Improvvisamente è come se il tempo non fosse passato e tutto il peso della sua vecchia vita gli ripiomba sulle spalle, facendogli perdere la sicurezza acquisita in anni di esperienza come dirigente. Il primo impulso è di girare i tacchi e andarsene, ma un barlume di fierezza brilla ancora dentro di lui, impedendogli di abbandonare suo figlio un’altra volta. Sente di essere un uomo ormai, un uomo che comanda, e deve farsi valere, a qualunque costo.

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