Dolce e seducente

Dolce e seducente di J. O. Picón, traduzione a cura di Liana diSanto.
Don Juan, uomo libertino e donnaiolo, passa la sua vita a corteggiare e sedurre le donne, lasciandole disonorate. Anche con Cristeta inizia tutto come un gioco, o meglio, come una sfida. All’epoca dei fatti, Cristeta lavorava in teatro come attrice comica e una sera Don Juan, per intercessione di un amico, la conosce, se ne invaghisce e decide di sedurla. Purtroppo, Don Juan non aveva immaginato di trovarsi davanti a una donna diversa dalle altre, che non si vende in cambio di gioielli, vestiti e cene; al contrario, Cristeta dimostra di essere una donna dai valori nobili e profondi, che si concede solo per amore.
Don Juan mette in atto la sua strategia e dopo molto tempo Cristeta si offre a lui. Come sempre lui la abbandona, ma questa volta è diverso: la lascia perché ha capito che Cristeta le è entrata nel cuore e nell’anima, e non vuole ammetterlo nemmeno a se stesso. Per due anni continua la vita dissoluta dell’incallito libertino in giro per il mondo, ma Cristeta è sempre presente nei suoi pensieri. Una volta tornato a Madrid, la incontra casualmente e rimane di nuovo abbagliato dalla sua bellezza. Capisce che senza di lei non può vivere e la corteggia in modo sfrenato. Cristeta però, gli fa credere di essersi sposata dopo il suo abbandono: Don Juan non si arrende e solo alla fine, quando Cristeta è certa dell’amore che l’uomo che ha sempre amato ha per lei, gli confessa di aver organizzato tutto solo per vedere cosa fosse stato disposto a fare per riconquistarla. Saputa la verità, perdona Cristeta e la sceglie come compagna di vita. L’amore, quindi, trionfa sui pregiudizi borghesi, sull’appartenenza a classi sociali diverse e sull’ipocrisia dei sentimenti.

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