I pionieri o le sorgenti del Susquehannah

I pionieri o le sorgenti del Susquehannah di Fenimore Cooper, traduzione a cura di Elena Pinto.
I pionieri o le sorgenti del Susquehannah di Fenimore Cooper è il romanzo di apertura del cosiddetto Ciclo di Calza di Cuoio, I Pionieri (1823) ritrae uno spaccato di vita in un neonato insediamento nei pressi del Lago Otsego – nello Stato di New York – sul finire del diciottesimo secolo. In un turbinio di azione, avventura, romanticismo e storia, personaggi di ogni sorta ruotano intorno a una Templeton multietnica, in costante crescita al ritmo incalzante del progresso ma ancora legata al ciclo annuale delle stagioni e a tutte le tradizionali attività connesse: la pesca notturna con le reti, il popolare gioco natalizio di sparare al tacchino, la fabbricazione dello zucchero nei boschetti di acero.
Con vivacità, nitidezza e un minuzioso spirito descrittivo, Cooper racconta queste e altre attività, ma parla anche della caccia – come mezzo di sussistenza o come passatempo distruttivo – dell’uso sconsiderato delle risorse naturali, della tutela dei boschi e di tutti i suoi abitanti: si tratta di istanze portate avanti dal vero eroe del romanzo, Calza di Cuoio, vecchio cacciatore animato da un nostalgico senso della giustizia e della lealtà. Egli si ribella alle modernità e alle nuove imposizioni e, alleatosi con un ex capo indiano e con un giovane misterioso dal passato tormentato, si fa portavoce della Natura, delle sue leggi e dei suoi ritmi, in contrasto con l’avanzata spesso rovinosa di una società troppo complessa, sprecona e incosciente.

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